La notizia è interessante per tutti quelli che affermano che col mais, che non ha parentali selvatiche nel nostro Paese, la coesistenza con altre tipologie di coltivazioni di mais (biologico, 8 file, ecc.) è possibile. Secondo queste persone sarebbero sufficienti pochi metri di "distanza di sicurezza" per evitare la commistione. Potrebbe anche essere vero, ma vediamo che cosa è successo sul mercato.
Pochi giorni fa è uscito un articolo sul quotidiano tedesco Agrarheute nel quale si dà notizia del risarcimento dei danni chiesto dalla società americana Cargill alla svizzera Syngenta, per aver venduto agli agricoltori americani la varietà di mais geneticamente modificato Agrisure Viptera, anche nota come MIR 162, non autorizzata dalla Cina. La Cina ha infatti respinto due spedizioni di più di un milione di tonnellate di mais provenienti dalla Louisiana proprio perché contaminato con il MIR 162. Cargill ha chiesto il risarcimento “per danni significativi” presunti in 90 milioni di dollari, per avere la società svizzera agito irresponsabilmente.
http://www.agrarheute.com/cargill-verklagt-syngenta-wegen-genmais-mir-162
Pochi giorni fa è uscito un articolo sul quotidiano tedesco Agrarheute nel quale si dà notizia del risarcimento dei danni chiesto dalla società americana Cargill alla svizzera Syngenta, per aver venduto agli agricoltori americani la varietà di mais geneticamente modificato Agrisure Viptera, anche nota come MIR 162, non autorizzata dalla Cina. La Cina ha infatti respinto due spedizioni di più di un milione di tonnellate di mais provenienti dalla Louisiana proprio perché contaminato con il MIR 162. Cargill ha chiesto il risarcimento “per danni significativi” presunti in 90 milioni di dollari, per avere la società svizzera agito irresponsabilmente.
http://www.agrarheute.com/cargill-verklagt-syngenta-wegen-genmais-mir-162