Che sia subito chiaro, nessuno vuole insinuare che i
derivati (carne, latte, uova, ecc.) ottenuti dall’allevamento zootecnico
mediante l’utilizzazione di “mais OGM” siano diversi da quelli normalmente ottenuti
con mais convenzionale, fatto ancora da dimostrare con certezza. Quale è l’obiezione?
o quantomeno, quale è la contraddizione? La contraddizione è che oggigiorno la produzione
nazionale di mais convenzionale, in quanto nel nostro Paese è vietato coltivare
OGM, è destinata in larga parte alla produzione di energia elettrica e non di
alimenti, mentre per sopperire al fabbisogno mangimistico per uso zootecnico a
scopi alimentari, facciamo largo uso di materiale OGM di importazione.
Qualcuno penserà una cosa assurda, invece è proprio così, in
relazione alle regole di mercato che ci siamo dati……regole di mercato
sicuramente da riscrivere.
In particolare, in Italia è vietato coltivare piante OGM, ma
non è vietato importarle per destinarle all’alimentazione animale. Già questo
fatto è assurdo e determina una sorta di concorrenza sleale tra gli stessi
allevatori, in quanto i mangimi OGM hanno un costo decisamente più basso di
quelli certificati “OGM Free”, mentre i prodotti ottenuti dalla trasformazione
hanno lo stesso prezzo. In pratica chi utilizza mangimi OGM, spende di meno e
incassa lo stesso prezzo per i derivati ottenuti……veramente assurdo……tra
qualche anno assisteremo sicuramente a proteste di piazza per questo fatto, poiché
anche gli allevatori che non vogliono adottare gli OGM, saranno costretti a
farlo dal mercato, in quanto i margini si restringeranno sempre più (pure loro
tengono famiglia).
Se qualcuno pensa che questo non sia vero è sufficiente
osservare il bollettino della “Borsa Merci di Bologna”.
Per il mais il confronto tra convenzionale e OGM non è
fattibile, in quanto il bollettino non riporta specificamente prezzi diversi
per la granella, anche in relazione al fatto che il mangime viene importato
sottoforma di farina. E’ possibile, invece, il confronto con la soia, poiché il
bollettino riporta esplicitamente prezzi diversi per derivati di soia di
importazione estera (quasi tutta OGM) o derivati certificati “OGM Free”. In particolare,
il bollettino del 14 novembre 2013 riporta i seguenti prezzi:
FARINE
VEGETALI DI ESTR. (2)
|
||||||||
Soia
tostata integ. Nazion. (prot. 44% stq)
|
14 novembre 2013
|
476,00
|
477,00
|
7 novembre 2013
|
478,00
|
479,00
|
-2,00
|
-2,00
|
Soia
tostata integ. estera (prot. 44% stq)
|
14 novembre 2013
|
474,00
|
475,00
|
7 novembre 2013
|
476,00
|
477,00
|
-2,00
|
-2,00
|
Soia
Tostata integ. Naz. non deriv. OGM
|
14 novembre 2013
|
499,00
|
500,00
|
7 novembre 2013
|
489,00
|
490,00
|
10,00
|
10,00
|
Soia
Tostata integ. Estera non deriv. OGM
|
14 novembre 2013
|
497,00
|
498,00
|
7 novembre 2013
|
487,00
|
488,00
|
10,00
|
10,00
|
Soia
Tostata Decorticata naz.
|
14 novembre 2013
|
481,00
|
483,00
|
7 novembre 2013
|
486,00
|
488,00
|
-5,00
|
-5,00
|
Soia
Tostata Decorticata estera
|
14 novembre 2013
|
478,00
|
480,00
|
7 novembre 2013
|
483,00
|
485,00
|
-5,00
|
-5,00
|
Soia
Tostata Decorticata naz.non deriv. OGM
|
14 novembre 2013
|
543,00
|
545,00
|
7 novembre 2013
|
533,00
|
535,00
|
10,00
|
10,00
|
Soia
Tostata Decorticata est.non deriv. OGM
|
14 novembre 2013
|
540,00
|
542,00
|
7 novembre 2013
|
530,00
|
532,00
|
10,00
|
10,00
|
E’ interessante notare il diverso prezzo, sempre superiore,
dei trasformati di soia non derivanti da OGM, rispetto a quelli OGM. In
particolare:
-
Soia tostata integrale Estera non derivante OGM………….497/498
€/T
-
Soia tostata integrale Estera………………………….…….474/475
€/T
Una differenza di 24/25 €/T, pari al 5%
circa.
-
Soia tostata Decorticata estera non derivante
OGM………….540/542 €/T
-
Soia tostata Decorticata estera……………………….……….478/480
€/T
Una differenza di 60/62 €/T, pari all’11%
circa.
Da questi elementi possiamo porci una
domanda: fino a quando gli allevatori che utilizzano mangimi convenzionali
saranno disposti a produrre i loro derivati zootecnici (carne, latte, uova,
ecc.) ai costi del convenzionale, per poi vendere ai prezzi del transgenico?