I sostenitori degli OGM affermano spesso che tutti gli scienziati, ovvero tutte le Società Scientifiche italiane, sono a favore di questa nuova tecnologia per l'agricoltura del nostro Paese. Questa affermazione, purtroppo, non è vera, in quanto, fin dal lontano 2002, la Società Italiana di Ecologia ci aveva messo al corrente degli effetti ambientali che l'introduzione degli OGM avrebbe potuto avere, con particolare riferimento alla perdita di biodiversità...........e la biodiversità, come sappiamo, è alla base della vita......senza biodiversità non c'è vita!
Di seguito il documento. E' un documento complesso, che presenta uno specifico capitolo sugli OGM. Scienza e ambiente 2002 – Società Italiana di Ecologia
http://www.ecologia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=23:scienza-e-ambiente-2002&catid=23:appelli&Itemid=210
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Come reazione ad alcune esagerazioni di taluni movimenti
ambientalisti si va diffondendo la nuova moda di negare l'esistenza di alcuni
gravi problemi ambientali per il nostro pianeta. Si afferma inoltre che le
politiche di conservazione della natura sono di impedimento allo sviluppo
civile ed economico e ostacolano il progresso scientifico. Come scienziati
che hanno a cuore la protezione dell'ambiente al di là di ogni credo politico
vogliamo invece ribadire, senza allarmismi, ma anche senza ottimismi fideistici,
che i problemi che affliggono la nostra Terra sono davvero ingenti. Purtroppo
non possiamo non rilevare che anche alcuni colleghi scienziati, facendosi
paladini di una visione scientifica parziale e di una tendenza alla
semplificazione di problemi intrinsecamente complessi, tendono ad avvalorare
la nuova moda "negazionista". Essi inoltre ripropongono l'idea che
i problemi dell'umanità, quali la fame e il degrado ambientale, possano
essere risolti dal solo progresso scientifico e tecnologico, anzi dal solo
progresso in alcune specifiche aree scientifiche. Siamo invece convinti che
solo un progresso equilibrato in tutti i settori scientifici e tecnici e solo
la parallela adozione di adeguate politiche sociali ed economiche e di
conservazione della natura potranno portare ad un reale miglioramento delle
condizioni di vita del nostro pianeta.
Più specificatamente vogliamo fare chiarezza su alcuni
temi di attualità portando, come scienziati, precise osservazioni ad alcune
affermazioni che vengono proposte all'opinione pubblica.
- Riscaldamento globale: secondo
taluni non ci sarebbero prove scientifiche del graduale riscaldamento
dell'atmosfera della Terra; i cambiamenti climatici ci sono sempre stati e
l'eventuale riscaldamento non può essere imputato all'attività dell'uomo.
Nei 160.000 anni precedenti il 1850 la concentrazione di biossido di carbonio in atmosfera è sempre rimasta compresa tra 190 e 290 parti per milione con lente variazioni; dal 1850 ad oggi è aumentata continuamente, passando da 280 a 370 parti per milione. In base alle conoscenze scientifiche attuali, un aumento di tale portata in un tempo così breve non era mai stato registrato prima nella storia della Terra. Non v'è dubbio che tale continua crescita sia dovuta alle emissioni da combustibili fossili e alla deforestazione. Inoltre esiste da centinaia di migliaia di anni una correlazione fortissima tra le concentrazioni di biossido di carbonio e la temperatura media della terra, come scientificamente provato al di là di ogni dubbio negli ultimi anni. Le previsioni più recenti, basate sui modelli di illustri colleghi climatologi, perlopiù provenienti da scuole di fisica, scienziati degni di fede e non fondamentalisti ambientali, sono che la temperatura della terra aumenterà di almeno un grado entro il 2040 se non verranno presi provvedimenti di limitazione delle emissioni.
- Biotecnologie: secondo taluni non si
dovrebbero porre limitazioni alla ricerca biotecnologica che ha un ruolo
fondamentale per alleviare i problemi dell'umanità.
Sotto il termine "biotecnologie" vengono in realtà indicati settori scientifici e tecnologici diversi: dallo sviluppo di nuovi farmaci (a volte, ma non sempre, basati sull'utilizzo dell'ingegneria genetica), alla clonazione di organi e organismi, all'introduzione di organismi geneticamente modificati per scopo agricolo o zootecnico. Ognuna di queste tecnologie pone problemi diversi dal punto di vista scientifico, etico e sociale e non si può quindi parlarne in maniera generica. Per quanto riguarda l'aspetto di maggiore impatto sull'ambiente, ovvero l'introduzione di organismi geneticamente modificati (OGM), vogliamo osservare che, se è vero che gli effetti sulla salute umana dell'ingestione di cibo proveniente da OGM sono stati grandemente esagerati da alcuni movimenti ambientalisti, è anche vero che alcuni scienziati hanno grandemente esagerato i benefici che possono derivare dall'utilizzo degli OGM per combattere la fame nel mondo e ne hanno minimizzato i pericoli per il mantenimento dell'ambiente naturale di cui l'uomo è parte. Va infatti ricordato che attualmente il 70% dell'area coltivata ad OGM è destinata a specie modificate per resistere all'azione degli erbicidi. L'aumento di produzione agricola dovuto a questi OGM è minimo, se non inesistente, l'unico cosiddetto "vantaggio" essendo la possibilità di utilizzare indiscriminatamente grandi quantità di erbicida senza danneggiare la specie coltivata. Ma gli OGM possono anche costituire un pericolo per il funzionamento degli ecosistemi, poichè la loro introduzione è del tutto analoga al rilascio di specie esotiche, una pratica che ha portato nel recente e lontano passato a qualche beneficio, ma anche a molti danni, di natura sia biologica che economica. L'introduzione di OGM ha già contribuito in alcuni casi al declino di specie e razze naturali e, se effettuata su larga scala, può contribuire a una drastica diminuzione della biodiversità dei nostri ecosistemi. Vogliamo ricordare con forza che a medio e lungo termine la salute dei nostri figli e dei nostri nipoti dipende dal mantenimento del funzionamento degli attuali sistemi naturali che forniscono gratuitamente non solo cibo, legname, fibre tessili, medicinali, ma anche servizi fondamentali per la nostra sopravvivenza quali la purificazione naturale di aria e acqua, il riciclo dei sali nutritivi, la stabilità dei versanti montagnosi, la protezione delle coste dall'erosione.
- Principio di precauzione: secondo
taluni esso viene ingiustamente invocato per ritardare il progresso
scientifico e tecnologico.
Precisiamo che con principio di precauzione intendiamo questo: "quando ci si propone di introdurre nuove sostanze o nuove tecnologie nell'uso quotidiano bisogna partire dalla presunzione che esse possano avere un effetto nocivo sull'uomo; perciò, prima di commercializzarle e utilizzarle su larga scala, bisogna sottoporle ad un'analisi preventiva dei danni e dei benefici che possono procurare alla salute dell'uomo e dell'ambiente in cui l'uomo vive". Facciamo notare che il principio di precauzione è normalmente adottato per i nuovi farmaci: solo dopo lunghi anni di sperimentazione e di analisi dei possibili effetti negativi e dei comprovati benefici per la salute dell'uomo un nuovo farmaco può venire utilizzato e commercializzato. Simili precauzioni vengono ora adottate anche per i pesticidi. Non è razionale pensare che il principio di precauzione non debba valere anche per altre sostanze con cui l'uomo viene a contatto o che vengono immesse in natura. Finora è invece sostanzialmente invalso il principio opposto, ovvero si parte dalla presunzione che una sostanza non sia nociva e la si ritira dal commercio quando ne vengono comprovati i danni al di là di ogni dubbio. Gli esempi abbondano: basti citare l'esempio dei clorofluorocarburi, la cui immissione in atmosfera ha portato all'assottigliamento dello strato di ozono stratosferico fondamentale per la sopravvivenza degli organismi viventi. Dopo la seconda guerra mondiale sono stati sintetizzati milioni di nuove molecole, di cui alcune migliaia sono poi state commercializzate e quindi portate a contatto con vaste popolazioni di uomini, animali e piante. Solo una piccolissima percentuale di queste nuove sostanze è stata sottoposta ad analisi tossicologica. Pur senza indulgere a ingiustificati allarmismi, riteniamo del tutto corretto che questa prassi venga cambiata e resa simile a quella per i farmaci. Riteniamo inoltre che il principio di precauzione vada applicato anche agli OGM.
- Nuove infrastrutture: secondo taluni
non bisogna assolutamente ostacolare i tentativi di dotare il Paese di
infrastrutture vitali per lo sviluppo economico e per il miglioramento della
qualità della vita della popolazione.
Il nostro paese ha sicuramente bisogno di investire in infrastrutture. Va però precisato che i miglioramenti infrastrutturali necessari per lo sviluppo del paese non sono costituiti solo dalla costruzione di nuove strade o ponti. L'adeguamento dei finanziamenti alla ricerca scientifica di base alle percentuali di PIL degli altri Paesi avanzati, la costruzione di laboratori scientifici per gli studenti, l'apprestamento di efficienti reti informatiche e di biblioteche, la costruzione di impianti di depurazione delle acque reflue e di reti di approvvigionamento idrico, il miglioramento dei servizi tecnici di sorveglianza contro gli incendi e dei servizi idrogeologici e meteorologici sono anch'essi fondamentali investimenti infrastrutturali. Secondo noi vale il principio che le cattedrali nel deserto non servono a nessuno e quindi che gli investimenti devono essere equilibrati e andare a rafforzare tutti i settori carenti del nostro paese. Riteniamo inoltre che una nuova infrastruttura debba soddisfare a tre requisiti: a) non essere fine a se stessa, ma fornire la soluzione di una ben precisa esigenza pubblica; b) venire valutata in termini sia di costi e benefici economici che di impatto per la salute dell'uomo e dell'ambiente; c) non avere alcuna ragionevole alternativa che abbia minore costo economico e minore impatto sull'ambiente. Le valutazioni economiche, sanitarie e ambientali vanno condotte da organi indipendenti da pressioni di parte.
E' importante anche notare come il prepotente emergere
negli ultimi trent'anni di una maggiore coscienza delle problematiche
ambientali non sia andata a scapito del progresso scientifico, ma anzi abbia
dato un enorme impulso al miglioramento tecnologico. Ad esempio i "Clean
Air Act Amendments" introdotti dal parlamento statunitense nel 1990 per
migliorare la qualità dell'aria non hanno affatto portato ai disastri
economici previsti da alcuni critici e sono costati molto meno di quanto
predetto inizialmente dalle industrie. In particolare, per quanto riguarda il
programma sulle precipitazioni acide dovute al biossido di zolfo, uno studio
industriale del 1989 aveva predetto un costo annuale tra 4 e 7 miliardi di
dollari, ma le stime più recenti dell' US Accounting Office sono di circa due
miliardi di dollari. Il costo della riformulazione del carburante a minore
contenuto di benzene era stato valutato dall'industria petrolifera nel 1993
in circa 16 centesimi di dollaro al gallone, ma nel 1999 tale costo è stato
valutato essere di solo un centesimo al gallone. Nel 1990 i portavoce di
alcune industrie chimiche avevano predetto severi problemi economici e
sociali se si fosse accelerata la dismissione dei clorofluorocarburi come
refrigeranti. In realtà le industrie chimiche hanno rapidissimamente
sviluppato prodotti alternativi ai clorofluorocarburi. E' confortante
osservare come recentemente l'atteggiamento del mondo delle imprese verso i
problemi ambientali sia cambiato radicalmente. E'sempre maggiore il numero di
aziende che adotta strumenti per la gestione ambientale di impresa come i
marchi verdi, l'analisi del ciclo di vita dei beni di produzione e lo schema
EMAS (management e audit ambientale). Molte imprese hanno infatti scoperto
che l'analisi accurata del ciclo produttivo per contenere i danni ambientali
ha anche consentito loro di riorganizzare in maniera più razionale l'azienda,
realizzando così importanti risparmi sui costi di produzione.
Tutti i medici riconoscono che è meglio prevenire
l'insorgenza delle malattie con semplici precauzioni piuttosto che curarle
con costosi medicinali quando sono insorte. Siamo convinti che anche per
l'ambiente sia meglio investire nella prevenzione del degrado piuttosto che
sperare nella cura a posteriori, fidando nell'onnipotenza dello sviluppo
scientifico e tecnologico per la soluzione di tutti i guasti provocati
dall'incuria e dalla disattenzione. Siamo perciò dell'opinione che i corsi di
studio scientifici, sia quelli tradizionali sia quelli di nuova istituzione,
non debbano ripiegarsi su di un sapere estremamente specializzato, ma aprirsi
all'insegnamento anche di altre discipline scientifiche e di discipline
socio-economiche. Solo così creeremo degli scienziati coscienti della realtà
sociale in cui operano e della loro influenza sulla salute del nostro
ambiente naturale. Siamo convinti che in questa maniera l'Italia non farebbe
altro che continuare la sua grande tradizione umanistica nel solco di
personaggi come Leonardo, che fu grande scienziato, ingegnere, osservatore
della natura e al contempo grande artista.
Per concludere non possiamo infine non ricordare che la
libertà di ricerca scientifica non può essere assoluta, perchè anche la
ricerca scientifica e tecnologica è soggetta a limitazioni di ordine morale,
come qualsiasi altra attività umana. Tra questi limiti etici c'è anche quello
di non nuocere alla meravigliosa Natura che ci circonda, formatasi in
miliardi di anni di evoluzione biologica.
Il Consiglio Direttivo della Societa' Italiana di
Ecologia
Amalia Virzo, Presidente, Professore di Ecologia, Università di Napoli Federico II Marino Gatto, Vicepresidente, Professore di Ecologia Applicata, Politecnico di Milano Ferdinando Boero, Segretario, Professore di Zoologia e Biologia Marina, Università di Lecce Alberto Castelli, Consigliere, Professore di Ecologia, Università di Pisa Almo Farina, Consigliere, Professore di Ecologia, Università di Urbino Carlo Gaggi, Consigliere, Professore di Ecologia, Università di Siena Silvana Galassi, Consigliere, Professore di Ecologia, Università dell'Insubria Pier Francesco Ghetti, Consigliere, Professore di Ecologia, Università di Venezia Pierluigi Viaroli, Consigliere, Professore di Ecologia, Università di Parma
Ireneo Ferrari, Professore di Ecologia, Università
di Parma, ex Presidente della Società Italiana di Ecologia
Hanno sottoscritto:
Gian Carlo Albertelli, Professore di Biologia, Presidente dell'Associazione Italiana di Oceanografia e Limnologia Carlo Blasi, Professore di Conservazione della Natura e delle sue Risorse, Presidente della Società Botanica Italiana Massimo Capaccioli, Professore di Astronomia, Direttore dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Presidente della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti Orazio Ciancio, Professore di Assestamento Forestale, Segretario Generale dell'Accademia di Scienze Forestali Salvatore Fasulo, Professore di Citologia e Istologia, Presidente dell'Unione Zoologica Italiana Gerardo Marotta, Presidente dell'Istituto Italiano di Studi Filosofici Giovanni Sburlino, Professore di Conservazione della Natura e delle sue Risorse, Presidente della Società Italiana di Fitosociologia Giulio Relini, Professore di Ecologia Animale, Presidente della Società Italiana di Biologia Marina Luciano Bullini, Professore di Ecologia, Accademico dei Lincei Ernesto Capanna, Professore di Anatomia Comparata, Accademico dei Lincei Gian Carlo Carrada, Professore di Biologia marina, Università di Napoli Federico II Roberto Cenci, Institute for Environment and Sustainability, Joint Research Centre, Ispra Gabriella Cundari, Professore di Politica dell'Ambiente, Università di Napoli Federico II, Consigliere della Regione Campania Stefano Guerzoni, Primo Ricercatore, CNR, Istituto di Biologia del Mare, Venezia Donato Marino, Dirigente, Laboratorio di Botanica Marina, Stazione Zoologica A. Dohrn, Napoli Paolo Menozzi, Professore di Ecologia, Università di Parma Sandro Pignatti, Professore di Fondamenti di Valutazione di Impatto Ambientale, Accademico dei Lincei Andrea Pugliese, Professore di Biomatematica, Universita' di Trento Aristeo Renzoni, Professore di Conservazione della Natura e delle sue Risorse, Università di Siena Sergio Rinaldi, Professore di Teoria dei Sistemi, Politecnico di Milano, Premio ITALGAS per le Scienze Ambientali Andrea Rinaldo, Professore di Costruzioni Idrauliche e Marittime, Universita' di Padova Remigio Rossi, Professore di Ecologia, Preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Università di Ferrara Renzo Rosso, Professore di Infrastrutture Idrauliche, Politecnico di Milano Rodolfo Soncini Sessa, Professore di Modellistica e Gestione delle Risorse Naturali, Politecnico di Milano
Adesioni ricevute:
Anna Alfani, Professore di Ecologia, Università di Napoli Federico II Paolo Boscato, Ricercatore di Archeozoologia, Università di Siena Antonella Brozzetti, Professore di Diritto Bancario, Università di Siena Giampiero Cai, Ricercatore di Botanica, Università di Siena Ilaria Corsi, Assegnista di Ecotossicologia, Università di Siena Roberto Danovaro, Professore di Ecologia, Università di Ancona Vincenzo De Dominicis, Professore di Botanica, Università di Siena Giulio De Leo, Professore di Ecologia Applicata, Università di Parma Anna Elisa Fano, Professore di Ecologia, Università di Ferrara Lucia Falciai, Ricercatrice di Ecologia, Università di Siena Silvia Ferrozzi, Assegnista di Ecotossicologia, Università di Siena Paolo Gambassini, Professore di Ecologia Preistorica, Università di Siena Folco Giusti, Professore di Zoologia, Università di Siena Maria Grazia Mazzocchi, Primo Ricercatore, Laboratorio di Oceanografia Biologica, Stazione Zoologica A. Dohrn, Napoli Stefano Loppi, Ricercatore di Botanica, Università di Siena Fausto Manes, Professore di Ecologia, Università di Roma La Sapienza Giuseppe Manganelli, Professore di Zoogeografia, Università di Siena Monica Modigh, Ricercatore, Laboratorio di Oceanografia Biologica, Stazione Zoologica A. Dohrn, Napoli Emanuela Molinaroli, Ricercatore di Geologia Marina, Università di Venezia Marina Montresor, Primo Ricercatore , Laboratorio di Botanica Marina, Stazione Zoologica A. Dohrn, Napoli Massimo Nepi, Ricercatore di Botanica, Università di Siena Ettore Pacini, Professore di Botanica, Università di Siena Maurizio Ribera d'Alcalà, Primo Ricercatore, Laboratorio di Oceanografia Biologica, Stazione Zoologica A. Dohrn, Napoli Annamaria Ronchitelli, Professore di Paleontologia Umana, Università di Siena Gianni Fulvio Russo, Professore di Ecologia, Università di Napoli Parthenope Vincenzo Saggiomo, Dirigente, Laboratorio di Oceanografia Biologica, Stazione Zoologica A. Dohrn, Napoli Adriana Zingone, Primo Ricercatore, Laboratorio di Botanica Marina, Stazione Zoologica A. Dohrn, Napoli Patrizia Torricelli, Professore Ordinario di Ecologia, Dipartimento di Scienze Ambientali, Università Ca' Foscari Venezia Paolo Burlando, Professore di Idrologia e Gestione delle Risorse Idriche, Scuola Politecnica Federale di Zurigo, Svizzera Francesco Montecchio Responsabile di Sezione Associazione Italiana per il WWF – Sezione di Este Rino Cardone Giornalista Professionista, TG3 RAI Radio Televisione Italiana Valerio Caramassi, Direttore di ECO SRL Marketing e Comunicazione Ambientale, Livorno Andrea Nardini, ingegnere, esperto senior Ministero Ambiente, Servizio Sviluppo Sostenibile (Roma); socio fondatore del Centro Italiano Riqualificazione Fluviale (CIRF) Riccardo Sedola, Direttore Tecnico Ufficio Ambiente, Comune di Maranello, Modena Rosario Gatto, Docente, Min. Pubblica Istruzione Daniele Fraternali, Ingegnere chimico, ex ricercatore di area ENEL, Ricercatore indipendente nel settore energia ed ambiente Enzo Pranzini, Professore straordinario di Geografia fisica, Universtà degli Studi di Firenze Maurizio Gioioisa, Naturalista - Resp. Ricerca, Museo Provinciale di Storia Naturale di Foggia Adriana Galderisi, Ricercatrice CNR- Docente a contratto presso l'Università Federico II di Napoli, Gianpaolo Salmoiraghi, Ricercatore confermato, Professore di Ecologia applicata e di Limnologia, Università di Bologna Giannozzo Pucci, agricoltore, pubblicista, Membro Commissioni agricoltura biologica e agricoltura sostenibile del MIPAF, Associazione Fioretta Mazzei; Associazione La FierucolaOnl. Luigi Guarrera, Direttore AMAB-Ass. Medit. Agricoltura Biologica, AMAB Massimo Pandolfi, Docente e Ricercatore confermato, Università degli Studi di Urbino Fabio Caporali, Professore Ordinario di Ecologia Agraria, Università della Tuscia Anna Giovanetti, biologa, ricercatrice ENEA, CR Casaccia, Roma Pasquale De Sole, Laboratorio di Chimica clinica - Policlinico Gemelli, Università Cattolica Sacro Cuore, Roma Antonino Drago , Docente di Storia della Fisica, Università Federico II, membro del Com. Scient. del CIRB, Napoli Elda Perlino, Primo Ricercatore CNR, IBBE- BARI Franco Medici, Professore di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata, Università di Roma "La Sapienza" Elisabetta Morelli, Ricercatore presso l'Istituto di Biofisica, CNR PISA Gioacchino Carella, Tecnico del CNR e Vice Sindaco di Capurso, Bari Giovanni Cercignani, Ricercatore Confermato, Università degli Studi di Pisa. Simonetta Corsolini, Ricercatore di Ecologia. Dip. Sc. Ambientali, Università di Siena Silvia Olmastroni, Dottoranda in Scienze Polari, Dipartimento Scienze Ambientali, Siena Stefano Mazzotti, Conservatore Zoologia, Museo di Storia Naturale, Ferrara Daniele Vitalini, Primo Ricercatore, Istituto per la Chimica e la Tecnologia dei Materiali Polimerici, CNR, Catania Monica Masti, Funzionario Amministrativo, Università di Siena Antonio Finizio, Assegnista di Ricerca, Università di Milano Bicocca Francesco Maria Senatore, Biologo Chiron Vaccines, Siena Aldemaro Boscagli, Ricercatore, Dip. Scienze Ambientali, Università di Siena Michele Gregorkiewitz, Professore Associato di Cristallografia, Dip. Scienze della Terra, Università di Siena Alessandro Chiarucci, Ricercatore, Dip. Scienze Ambientali, Università di Siena Elena Torricelli, Dottoranda in Ecologia, Dip. Scienze Ambientali, Università di Parma Gilberto Gandolfi, Professore Ordinario di Biologia, Università di Parma Cinzia Marchiani, Borsista Post-Dottorato, Università di Parma Filippo Samperi, Ricercatore ICTMP (CNR) Silvia Scozzafava, Master in Scienze Ambientali, University of Stirling, UK Cecilia Robles, Dipartimento di Scienze Ambientali, UNiversità di Siena Agostino Letardi, Ricercatore ENEA, Roma Riccardo Basosi, Prof. Ordinario, Docente di Tecnologia ed Economia delle Fonti di Energia. Dip. Di Chimica – Univ. Siena Emilio Martines, Ricercatore, Istituto Gas Ionizzati del CNR, Padova Carlo Nike Bianchi, Ricercatore ENEA, Centro Ricerche Ambiente Marino, Santa Teresa, La Spezia Carla Morri, Ricercatrice di Ecologia, Università di Genova Sebastiano Calvo, Dipartimento di Scienze Botaniche, Palermo Matteo Orlandi, Presidente del Parco Fluviale Regionale dello Stirone Roberto Imperiali, Presidente del Circolo Culturale Palazzo Cattaneo, CR Loreto Rossi, Professore Ordinario di Ecologia, Università di Roma "La Sapienza" David Pellegrni, I Ricercatore, ICRAM (Istituto Centrale di Ricerca Applicata al Mare) Roma Giovanna Ranci Ortigosa, Dottore di ricerca in Ecologia, Assegnista di ricerca, Politecnico di Milano Giancarlo Sbrilli, Biologo Dirigente, ARPAT Piombino (LI) Paola Grasso, International Centre for Pesticides and Health Risk Prevention (ICPS), Busto Garolfo (MI) Daniel Franco, Prof. a contr. Ecologia del Paesagio, Università di Venezia; esperto senior Ministero Ambiente Susanna Perlini, Direttore del Parco Regionale Oglio Sud, MN Giacomo Santini, Ricercatore, Dipartimento Biologia Animale e Genetica,Università di Firenze Gianumberto Caravello, Università di Padova Riccardo Basosi, Università di Siena Fabio Romani, Dott.in Scienze Ambientale, Ernst&Young S.p.A.– Divisione ambiente Christian Melis, laureato in Scienze Ambientali Tiziana Lettere, Architetto del Paesaggio, Firenze Giuliana Guarino, Dottoranda di Ecotossicologia, Università di Siena Claudio Malagoli, Prof. Associato di Estimo rurlae e pianificazione agricola, Università di Bologna Gabriella Buffa, Professore Associato - Settore "Botanica ambientale ed applicata", Universita' "Ca' Foscari" di Venezia Emanuela Molinaroli, Ricercatore, Dipartimento di Scienze Ambientali , Università di Venezia Elena Battaglini, Ricercatore Senior ; Responsabile Area di Ricerca Ambiente, Territorio e Sicurezza; IRES (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) Roma Gianni Tamino, Docente di Biologia e di Fondamenti di Diritto ambientale, Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova Enrico Crepaldi, Professore di Telecomunicazioni Istituto Tecnico Industriale Statale "G. Galilei" Adria (RO) Pietro Piussi, Ordinario di Selvicoltura generale, Facoltà di Agraria, Università degli studi di Firenze Vittorio Parisi, Docente di Zoologia, Università di Parma Sergio Rozzi, Responsabile Servizio Tecnico Urbanistico, Ente Autonomo Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e presidente dell'Associazione IL SALVIANO-Pro Natura Marsica Roberto Pinton, Consulente aziendale agroalimentare, giornalista, Greenplanet Natural Network International Federation of Organc Agriculture Movements, Padova Gigliola Puppi, Dipartimento di Biologia Vegetale, Università "La Sapienza" Alessandro Carletti, Dottorando in Ecologia, Università degli studi di Parma Raffaello Giannini, Professore di Genetica, Università di Firenze Matteo Badiali, Rappresentante degli studenti CdL Scienze Ambientali - Ravoologia, Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo, Università di Roma La Sapienza, Ettore Pacini, Professore di Botanica, Università di Siena Maurizio Ribera d' Alcalà, Primo Ricercatore, Laboratorio di Oceanografia Biologica. Stazione Zoologica A. Dohrn, Napoli Annamaria Ronchitclli, Professore di Paleontologia Umana, Università di Siena Gianni Fulvio Russo, Professore di Ecologia, Università di Napoli Parthenope Vincenzo Saggiomo, Dirigente, Laboratorio di Oceanografia Biologica, Stazione Zoologica A. Dohrn, Napoli Adriana Zingone. Primo Ricercatore, Laboratorio di Botanica Marina, Stazione Zoologica A. Dohrn, Napoli Liliana Mammino, Associated Professor of Applied Chemistry, University of Venda, South Africa Maurizio Fraissinet, Dirigente di Staff della Presidenza della Regione Campania per il coordinamento delle Aree Protette Marzia Cristiana Rosi, Ricercatore Università di Firenze Mirco Federici, Dottorando in Scienze Chimiche XVI ciclo Annarita Leva, Ricercatore CNR Istituto Propagazione Specie Legnose, Firenze Valerio Sbordoni, Professore di Zoologia; Coordinatore dell'Osservatorio sulla Biodiversità delle Aree Protette del Lazio (Agenzia Regionale Parchi/Università del Lazio), Università di Roma "Tor Vergata" Bruno Sabelli, Professore di Zoologia, Università di Bologna Laura Mancini, ricercatrice, responsabile di programmi di ricerca ed attività istituzionali. Istituto Superiore di Sanità, Roma Francesca Cellina, Dottoranda in Ecologia, Università di Parma Ferdinando Porciani, Docente Corso D.U.I., Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Firenze Giorgio Vacchiano, Studente di Scienze Forestali Ambientali, Università di Torino Raffaele D'Adamo, Ricercatore, Istituto per lo Studio degli Ecosistemi Costieri, Lesina (FG) Armando Gariboldi, Naturalista libero professionista, già Direttore Generale della LIPU Angelo Fierro, Cattedra di Ecologia, Dipartimento di Biologia Vegetale, Università Federico II, Napoli Emilio Padoa Schioppa, Dottorando - Scienze Naturalistiche e Ambientali XV° Ciclo. Università di Milano-Bicocca Giuseppe Zerbi, Professore ordinario di Ecologia Agraria, Università di Udine Carlo Galli, Avvocato- Vicepresidente W.W.F. ITALIA, Lecco Longino Contoli, ex Primo Ricercatore e Docente, CNR, Roma Dario Occhi Villavecchia, Ingeniere Libero Professionista, Asti Giuseppe Sansoni, Resp. U.O. Tutela Risorsa Idrica, ARPAT, Dip. di Massa Carrara Beti Piotto, Ricercatrice all'Agenzia Nazionale Protezione dell'Ambiente, ROMA Leonardo Nieri, Tecnico Amministrativo - Uff. Ambiente -Inquinamento Atmosferico, Amministrazione Provinciale di Pisa Franco Paolinelli, Presidente Associazione Silvicultura Agrocultura Paesaggio, Roma Fausta Setti, Ricercatore, Dip.di Biologia, Università di Milano Nelli Luca, Servizio Prevenzione e Protezione, Chiron S.p.a. Siena Giovanna Tornello, Docente di Scienze, Palermo Mario Castorina, Dirigente di Ricerca, ENEA, Roma Giovanni Dimitri, Presidente Associazione Italiana delle Scienze Ambientali, Parma Angelo Parrello, Segretario Generale Commissione Intermediterranea, (organizzazione europea che associa tutte le Regioni del Mediterraneo), Livorrno Edo Ronchi, Presidente Istituto Sviluppo Sostenibile Italia, (ISSI) Stefano Semenzato, Vicepresidente Istituto Sviluppo Sostenibile Italia, (ISSI) Pasquale Ventrella, Biologo- Membro Commissione Conservazione Societas Herpetologica Italica, Foggia Maria Antonietta La Torre, Docente di Sociologia dell’ambiente e del territorio. Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa - Napoli Franco Paolinelli, Presidente Associazione S.A.P. Silvicultura Agrocultura Paesaggio, Roma Federico Ferrario, Laureando in Economia Politica, Università Commerciale Luigi Bocconi - Milano Marcello Vitale, Ricercatore Confermato SSD Ecologia, Dipartimento di Biologia Vegetale, Univ. "La Sapienza"- Roma Riccardo Santolini, Ricercatore, Docente di Ecologia, Univ. Urbino e Univ. Bologna Antonio Di Sabatino, Ricercatore, Docente di Ecologia delle acque interne, Università di L'Aquila Giovanni Staiano, Biologo, ANPA - Agenzia Nazionale Protezione Ambiente, Roma Giuseppe Bogliani, Professore Associato di Zoologia, Università di Pavia Marco Gustin, Responsabile specie e caccia, LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), Parma Irene Montanari, Biologa, Bologna Claudio Carere, Ricercatore, Dept Animal BehaviourUniversity of Groningen, NL Caterina Morosi, Dottorando di ricerca in Pianificazione forestale, Università degli Studi di Firenze Carlo Rondinini, Dottorando in Biologia Animale, Università di Roma La Sapienza Johannes Pignatti, Professore associato in Paleontologia e Paleoecologia, Università di Roma "La Sapienza" Mariella Morbidelli, Insegnante di Scienze,MIUR, Perugia Luciana Carotenuto, Dottore di Ricerca in Geobotanica, Università di Camerino Pietro Politi, specialista in gestione dell'ambiente naturale e delle aree protette, Università di Camerino Giovanni Piva, Ufficio educazione ambientale, Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Gisella Monterosso, Specialista in gestione ambiente naturale ed aree protette, Università di Camerino Franco Moccia, Geologo, Bari Giovanni Monastra, Biologo ricercatore - Coordinatore Scientifico, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN), Roma. Luciano Carotenuto, P. O. - titolare corso Analisi dei Sistemi , Facoltà di Ingegneria - Università della Calabria Attilio Arillo, Professore. di Zoologia e di Meccanismi evolutivi, Università di Genova. Ezio Marzella, Ferroviere, Ferrovie dello Stato - Rete Ferroviaria Italiana Laura De Riso, collaboratore tecnico, Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano - Ufficio Conservazione Natura Davide Geneletti, Professore a contratto di Metodi di Valutazione Ambientale, Università degli Studi di Trento Gretel Frangipane, Dottoranda Dip. Scienze Ambientali - Univesità Ca' Foscari di Venezia. Maria Appiani, Architetto, Dip. di Pianificazione territoriale, Università della Calabria Carlo Maurizio Modonesi, Biologo, Professore a contratto, Museo di Storia Naturale, Università di Parma Vito Marino, guardia ecozoofila, A.N.P.A.N.A. Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente, Roma |