Forse qualche agricoltore è riuscito
ad ottenere per “vie traverse” frumento non ancora legalizzato, forse è un
residuo dei campi sperimentali effettuati nel 2005, fatto sta che la presenza
di un OGM non autorizzato sembra stia mettendo in crisi la produzione statunitense di
frumento, così come è già avvenuto anni fa per il riso. Chi paga questi danni? Sempre
pantalone? E i profitti sugli OGM a chi vanno? Sempre ai soliti privati? Siamo stanchi
di questa situazione. E’ mai possibile che dobbiamo essere noi a verificare se gli OGM fanno bene o fanno male alla salute umana e all'ambiente? E una volta approvati, le responsabilità da parte di
colui che li ha introdotti rimangono o svaniscono? Questa si chiama “Privatizzazione
dei ricavi e Collettivizzazione dei costi”.
Paura per le esportazioni. Il Giappone ha annullato gli
ordini
New York, 30 mag. (TMNews) - Un agricoltore dell'Oregon ha
trovato nei suoi campi una varietà di frumento geneticamente modificato. Fino a
qui nessun problema, visto che negli Stati Uniti la legge permette la coltura
di Ogm approvati dal dipartimento dell'Agricoltura (Usda). Se non fosse che i
semi del cereale in questione appartengono a una specie che non può essere
coltivata in America. L'Usda ha comunicato che il frumento non è stato messo in
commercio e che comunque non ci sarebbero rischi per la salute pubblica.
Tuttavia la notizia sta incrinando le relazioni commerciali
internazionali, Italia compresa, visto che gli Stati Uniti vendono la metà del
loro prodotto sui mercati di Europa e Asia. Il Giappone, il secondo più grande
importatore di frumento americano, ha già cancellato tutti i suoi ordini.
Ma in che modo il frumento è finito in quel campo
dell'Oregon? Secondo le analisi di laboratorio svolte dal dipartimento
dell'Agricoltura apparterrebbe una varietà che la multinazionale Monsanto aveva
testato legalmente dieci anni fa in Oregon e in altri 15 Stati americani: un
tipo di frumento capace di resistere al glifosato, un potente erbicida.
Tuttavia dal 2005 le prove si erano fermate perché la varietà non era stata
approvata.
C'è di più, visto che in Oregon le prove sarebbero state
sospese nel 2001, dodici anni fa. E si supponeva che tutti i semi incriminati
fossero stati rimossi dai campi. "Non siamo a favore della
commercializzazione di prodotti Ogm fino a quando non sono stati ritenuti
legali dal governo americano e dagli altri Paesi", ha detto Steve Mercer
della U.S. Wheat Associates che poi ha aggiunto: "Ci troviamo di fronte a
un singolo caso, isolato".
Ma le paure dei mercati non si fermano: l'Unione europea
(che ogni anno importa dagli Stati Uniti più di un milione di tonnellate di
frumento) controllerà tutta la materia prima in entrata, rifiutandola se
contenente Ogm. Lo scorso anno il nostro Paese aveva importato 379.689
tonnellate per 120 milioni euro.
Intanto le analisi sui campi continuano. "Abbiamo un
gruppo di ricerca che sta lavorando per capire cosa sia successo", ha
detto in una nota Bernadette Juarez, una funzionaria dell'Usda Animal and Plant
Health Inspection Service. Già nel 2006 tracce di riso geneticamente modificato
- e non approvato - erano state trovate in gran parte dei raccolti americani.
La scoperta aveva fatto crollare le esportazioni degli Stati Uniti, facendo
perdere milioni di dollari. In questo caso il problema potrebbe essere ancora
più grave, tenendo conto che la produzione di frumento in Usa è enorme se
rapportata a quella del riso.