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venerdì 23 novembre 2012

Nichi Vendola e gli OGM in agricoltura



Di seguito la risposta ad una domanda formulata da un gruppo di giornalisti, blogger, ricercatori e cittadini: Quali politiche intende adottare per la sperimentazione pubblica in pieno campo di OGM e per l’etichettatura anche di latte, carni e formaggi derivati da animali nutriti con mangimi OGM?

“L'agricoltura fortemente orientata alla qualità e alla distintività territoriale è strategica per il futuro del Paese.
Gli Ogm non solo non servono alla nostra agricoltura, ma comporterebbero un danno per un’agricoltura che può competere solo sul piano della qualità, della tipicità, della diversità e non certo sulla quantità.
La sperimentazione può avvenire solo in ambienti chiusi e controllati, cioè in laboratorio e non in campo aperto. La contaminazione, infatti, non è una possibilità ma, come scientificamente dimostrato, è una certezza. Bisogna sostenere ed incrementare la ricerca pubblica in agricoltura, una ricerca orientata alla qualità, al miglioramento della produzione biologica e alla salvaguardia della biodiversità delle specie agricole. Purtroppo oggi non è obbligatorio indicare nelle etichette di latte, carni e formaggi se provengono da animali nutriti con mangimi ogm.

L'Europa resiste, come anche in generale sull'obbligo dell'etichettatura d'origine. L'Italia deve continuare nella UE questa battaglia per la trasparenza e per la tutela dei consumatori e degli agricoltori, ma può comunque, come accaduto con l'etichettatura d'origine, fare una legge nazionale e promuovere le etichettature volontarie a livello regionale e per i marchi a denominazione, per dar vita a filiere Ogm free.”

A mio parere risposta sostanzialmente corretta, formulata da una persona che conosce molto bene il problema. In particolare, sottolineerei i seguenti punti:
-       L'agricoltura fortemente orientata alla qualità e alla distintività territoriale è strategica per il futuro del Paese. Gli Ogm non solo non servono alla nostra agricoltura, ma comporterebbero un danno per un’agricoltura che può competere solo sul piano della qualità, della tipicità, della diversità e non certo sulla quantità. Per un approfondimento consiglierei di leggere: http://ogmbastabugie.blogspot.it/2012/09/ogm-e-agricoltore.html

-       La sperimentazione può avvenire solo in ambienti chiusi e controllati, cioè in laboratorio e non in campo aperto. La contaminazione, infatti, non è una possibilità ma, come scientificamente dimostrato, è una certezza. Per un approfondimento consiglierei di leggere: http://ogmbastabugie.blogspot.it/2012/10/i-rischi-legati-alla-diffusione-degli.html

-       Bisogna sostenere ed incrementare la ricerca pubblica in agricoltura, una ricerca orientata alla qualità, al miglioramento della produzione biologica e alla salvaguardia della biodiversità delle specie agricole. Per un approfondimento consiglierei di leggere: http://ogmbastabugie.blogspot.it/2012/10/ricerca-in-tema-di-ogm-un-punto-di.html

Purtroppo oggi non è obbligatorio indicare nelle etichette di latte, carni e formaggi se provengono da animali nutriti con mangimi ogm. La risposta è evasiva, in quanto indica la situazione esistente e non prende impegni in merito all’etichettatura dei derivati da OGM (latte, carne, uova, ecc.). Capisco che si tratta di una azione molto impegnativa, poiché gran parte dei nostri allevatori utilizza per l’alimentazione degli animali mangimi provenienti dall’estero che per la gran parte sono OGM. Per un approfondimento consiglierei di leggere: http://ogmbastabugie.blogspot.it/2012/11/anche-i-derivati-da-ogm-carne-latte.html