Visualizzazioni totali

venerdì 4 aprile 2014

Il mercato, il prezzo, il margine delle sementi ibride di mais in Italia

Il seme ibrido di mais è brevettato, sia esso seme convenzionale o seme OGM. E questo è un avvertimento anche per tutti coloro che dicono mezze verità sul fatto che l’agricoltore con gli OGM è obbligato ad acquistare tutti gli anni la semente …… già oggi l’agricoltore, anche se le sementi in Italia non sono OGM, è obbligato ad acquistare tutti gli anni sementi ibride di mais brevettate, per cui paga tutti gli anni le relative royalty.
Pertanto, l’introduzione degli OGM non aggraverebbe questo problema, poiché il problema è già grave. Perché? Perché le sementi ibride hanno un costo elevatissimo e rappresentano una fonte di guadagno enorme per le industrie sementiere ……. ed è forse per questo motivo che sono in atto potenti azioni nei riguardi del mercato, al fine di ottenere il monopolio sulle sementi.
Facciamo un po’ di conti e vediamo di che cosa stiamo parlando (dati ENSE, anno 2004, ma le cose non sono molto diverse per il 2014……cambiano i prezzi):


I fabbisogni di seme e le forme di approvvigionamento del mercato: 

Il fabbisogno di sementi di mais per le semine 2004, ipotizzando stabilità nelle superfici investite, può essere così stimato:
Mais:
sup. coltivata nel 2003 (stima AIS):                                1.400.000 Ha
fabbisogno di seme (kg 20 x Ha):
28.000 t
moltiplicazione seme in Italia nel 2003 (dato ENSE):
5.000 Ha
produzione nazionale 2003 seme, prima certificazione (stima):
12.000 t
importazioni 2003 di seme (dato ISTAT):
22.000 t
esportazione 2003 di seme (dato ISTAT):
3.000 t
Le importazioni sono avvenute in particolare da Francia (14.000 t), Turchia (3.000 t), Spagna (2.000 t) e Stati Uniti (1.000 t).

Il peso medio di una dose di seme (25.000 semi) si aggira, a seconda delle annate, sui 6-6,5 kg e si impiegano 2,8-3,0 dosi di seme per ettaro.

In sintesi, il fabbisogno del nostro paese, pari a circa 28.000.000 di kg, equivale a circa 4.000.000 di dosi di seme da 25 mila semi ciascuna.

Considerato che oggi, primavera 2014, ogni dose di mais viene venduta all’agricoltore a 60 €, il conto è presto fatto………..

4.000.000 x 60  = 240.000.000 di euro circa

è il valore della semente di mais utilizzata in Italia…………ovvero 480 miliardi delle “vecchie lire”….niente male……..adesso si capisce meglio, forse, l’interesse delle multinazionali per ottenere il monopolio delle sementi.

Molto più interessante è il discorso relativo al Margine conseguibile dalla produzione e dalla vendita di semente di mais. In particolare, interessante è il prezzo per tonnellata della semente di mais. Considerato che una dose di seme pesa 6 kg circa e viene venduta a 60 euro……..il prezzo medio della semente ibrida di mais è pari a 10 euro per chilogrammo, che per tonnellata ammonta a 10.000 euro……incredibile veramente, se pensiamo che oggi il prezzo della granella di mais è dell'ordine di 0,2 euro per kg, ovvero 200 euro per tonnellata (un aumento di 50 volte)!

Perché è incredibile? Perché i costi di coltivazione agricoli della semente di mais non sono molto diversi da quelli della coltivazione convenzionale per ottenere granella ad uso zootecnico (tra l'altro la coltivazione è attuata nei Paesi dell'Emisfero Sud, dove minori sono i costi dei fattori produttivi)……per cui i margini ottenibili dalla produzione di semente di mais possono essere così quantificati (valori per ettaro):

-          Costo di coltivazione ……………………….…….. 1.000 €/ha

-         Produzione ottenuta …………………………….…. 5.000 kg/ha

-     Prezzo per kg................................................................. 10 €

-         Valore della produzione ottenuta ……………..…… 50.000 euro/ha

-         Margine Lordo ………………………………………. 49.000 euro/ha

Ovviamente il Margine Netto è diverso, poiché occorrerà tener conto dei costi di ricerca e sviluppo, dei costi di selezione, dei costi di lavorazione, dei costi per trattamenti insetticidi, dei costi di promozione, dei costi di imballaggio, dei costi di commercializzazione, delle imposte, ecc.


Ma è sicuramente un buon margine di partenza!!!! ed è per questo che si sono creati dei monopoli o quasi monopoli nel settore delle sementi

http://www.mdpi.com/2071-1050/1/4/1266