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sabato 31 agosto 2013

SAPORE DIVINO………………. NANOTECNOLOGICO

Oggigiorno la manipolazione della materia, anche quella vivente, ha raggiunto livelli che fino a pochi anni fa erano impensabili. Così la tecnologia transgenica ci consente di modificare il DNA di un organismo vivente e di ottenere da questo organismo prestazioni impensabili. Allo stesso tempo le nanotecnologie ci consentono di operare una modificazione dello stadio primitivo di atomi e molecole, che  può preludere alla realizzazione di materiali innovativi, che potrebbe non conoscere confini.                                                                                           
Cosa si intende per “nanotecnologia”? Per rispondere a questa domanda occorre far riferimento al National Nanotechnology Initiative, il programma di ricerca e sviluppo fondato dal Governo Federale degli Stati Uniti d’America. In particolare, si parla di nanotecnologia quando si verificano le seguenti condizioni:

a)     Sviluppo di ricerca e tecnologia a livello atomico, molecolare o macromolecolare, in una scala dimensionale che può andare da 1 a 100 nanometri (1 miliardesimo di metro e se volete 1 milionesimo di millimetro);
b)     Creazione ed utilizzazione di strutture, dispositivi e sistemi che abbiano proprietà e funzioni innovative dovute alla loro dimensione; 
c)      Tecnologie in grado di controllare o manipolare la materia su scala atomica.

Come potrà essere applicata la Nanotecnologia all’alimentazione?

Dal Progetto USA sulle Nanotecnologie Emergenti applicate al settore agroalimentare si rileva che: "Grazie alla nanotecnologia, il cibo di domani sarà disegnato plasmando molecole e atomi. Il cibo sarà confezionato in involucri sicuri 'intelligenti', che potranno rilevare il deterioramento oppure gli agenti inquinanti nocivi contenuti nella confezione. I prodotti alimentari del futuro intensificheranno e regoleranno il loro colore, sapore o contenuto nutritivo per adattarsi ai gusti o ai bisogni salutari di ogni consumatore. In agricoltura la nanotecnologia promette di ridurre l'uso di pesticidi, migliorare la riproduzione di piante e animali e creare nuovi prodotti nano-bioindustriali.” http://www.nanotechproject.org/


Nell’anno 2000 sono stati finanziati progetti di ricerca sull’applicazione delle nanotecnologie in ambito alimentare, al fine di creare alimenti “intelligenti” e personalizzati, che contengano centinaia di nano-capsule, con sapori diversi, e/o con sostanze nutritive diverse, e/o con coloranti diversi. Un qualsiasi forno a microonde potrebbe aprire, a seconda delle frequenza delle onde, una determinata capsula, e rilasciare il suo contenuto nell’alimento, al fine di conferirgli qualità diverse in relazione ai desideri del consumatore.

Un esempio concreto e tangibile è il Nano Wine!

"Questo vino contiene milioni di nano-capsule che, a seconda del vostro stato d'animo e dei vostri gusti, possono essere aperte con uno strumento a microonde. Le nano-capsule aperte rilasciano sapori e colori nel vino, mentre quelle non aperte si muovono attraverso il corpo inalterate. Ovviamente quelle aperte alterano il sapore, il profumo e il colore del vino. Farete aprire  le capsule di vaniglia se siete in uno stato d'animo australiano. Volete farlo assomigliare ad un Syrah? Aprirete solo le capsule di quercia e di pepe. I sentori di tartufo portano su una luna italiana. Per un buon Merlot, non dovrete fare nulla ".


Veramente una cosa meravigliosa ………… non dover più perdere tempo al supermercato per scegliere il tipo di vino ………… non avere più l’assillo di dover acquistare un vino per poi volerne assaggiare un altro …………… acquisto una bottiglia e ne vario il contenuto al momento del consumo, sulla base del mio stato d’animo ………….. una cosa fantastica!

E i vini tipici italiani? Roba vecchia, roba di altri tempi!


 Questo, ovviamente, è solo un esempio, questo vino ancora non esiste, ma sarebbe di possibile realizzazione ………….. e con il vino, tanti altri buoni mangiarini nano tecnologici!

martedì 6 agosto 2013

OGM e brevetto. Una analisi interessante

Da un punto di vista etico, il brevetto sulle piante che per noi costituiscono il cibo è un elemento di estremo interesse, che deve essere valutato con estrema attenzione, poichè non si può permettere che il diritto all'accesso al cibo sia condizionato solo ed esclusivamente da logiche di mercato e di profitto.

http://www.stampalibera.com/?p=65625

lunedì 5 agosto 2013

Il mais Bt origina inquinamento genetico

Certo…..il mais Bt, pur non avendo parentali selvatiche nel nostro Paese, in relazione al fatto che ha il transgene nel genoma nucleare, potrebbe inquinare altre produzioni limitrofe di mais (convenzionaleo biologico) non OGM.


………..addirittura anche i sostenitori del Mais Bt, al fine di evitare fenomeni di Gene Flow, auspicano l’adozione di OGM con il transgene nei cloroplasti


Il mais Bt da solo non risolve il problema degli insetti fitofagi


Purtroppo è la verità, il mais Bt da solo non serve a risolvere il problema degli insetti fitofagi, in quanto:

- gli insetti bersaglio maturano una resistenza genetica

- altri insetti fitofagi prendono il posto della piralide

- l’uso delle “Aree Rifugio” in Italia con aziende di 7-8 ettari è inattuabile….o quasi (è ovvio che qualche grande azienda lo potrebbe fare).


http://www.sciencemag.org/content/327/5972/1439.summary

http://www.nature.com/scitable/knowledge/library/use-and-impact-of-bt-maize-46975413


giovedì 1 agosto 2013

Gilberto Corbellini e gli OGM in agricoltura

Gent. Prof. Gilberto Corbellini,

mi consenta, ma le fesserie e le idee false sugli OGM utilizzabili nella nostra agricoltura per l’alimentazione le racconta Lei, tra l’altro con una frequenza inaudita. Ho letto con attenzione il suo ultimo articolo pubblicato da “Il sole 24 ore” in data 28 luglio 2013, dove attacca, senza mezzi termini, Rampini, Petrini, De Girolamo, De Petris, COOP  ITALIA, COLDIRETTI, ecc. (l'elenco è molto lungo, possibile che siano tutti fessi e falsi?), per le idee che esprimono in tema di OGM applicati al settore agroalimentare (non metto il link per ovvi motivi, chi vuole lo può facilmente trovare) ed ho notato che contiene una serie di inesattezze e di "mezze verità" che fanno molto male alla discussione in atto.

Già leggendo la prima frase del suo intervento si capisce che sta parlando di un argomento che non conosce! Come può affermare che “…..un cartello di interessi economici, neppure trainanti per il PIL del Paese, riesca a tenere in scacco la politica nazionale in un settore.” Ma Lei pensa veramente che chi è contrario agli OGM voglia "tenere in scacco", o sia contro, la Politica Nazionale in tema di Agricoltura? Qual’ è la Politica Agricola Nazionale, se non quella di proteggere e di sostenere un settore di importanza strategica per il nostro Paese? Un settore che produce "gratuitamente" una serie di esternalità positive per il territorio, tra le quali paesaggio, assetto idrogeologico, tutela della biodiversità, ecc. (la cronaca di questi giorni ci riporta i danni dovuti ad alluvioni e a fenomeni franosi causati dall'esodo agricolo dai territori di collina e di montagna del nostro Paese...... le ricordo prof. corbellini che a causa del fatto che il reddito agricolo è fortemente dimunito, in questi ultimi anni, secondo i dati dei diversi censimenti agricoli, sono scomparse il 50% delle aziende agricole di collina e il 60% di quelle di montagna). 
Pensiamo all’Agricoltura Italiana come ad una grande impresa privata e chiediamoci …….”esiste sul mercato un’impresa privata che vuole a tutti i costi produrre un bene che l’80% dei consumatori ha dichiarato di non voler comprare ? Produrrebbe la FIAT un’auto che l’80% degli automobilisti ha dichiarato di non voler guidare? Esiste sul mercato un’impresa che abbandona una strategia vincente, basata sulla qualità (il fatturato annuo Agroalimentare è dell’ordine di 120 miliardi di euro, con un export dell’ordine di 30 miliardi di euro ……… i prodotti italiani copiati – taroccati - nel mondo originano un fatturato di 60 miliardi di euro, pari a 300.000 posti di lavoro), per attuare una strategia massificante e omologante, basata sui bassi costi di produzione e su livelli qualitativi discutibili, ben sapendo di non essere competitiva? Potremmo noi, Agricoltura Italia, competere con gli OGM sul mercato mondiale? L'Agricoltura Italiana, con i suoi costi sociali, burocratici, ambientali, sindacali, di sicurezza del lavoro, ecc., potrà competere utilizzando gli OGM con gli altri Paesi sulla base dei bassi costi e dei bassi prezzi?” Pura utopia caro Corbellini, solo una persona che non conosce come funziona il mercato dei prodotti agricoli può auspicare cose del genere. Noi, realisticamente parlando, potremo competere solo se sapremo rispondere alle domande del consumatore, che oggigiorno sono fondate sulla QUALITA’, sulla SICUREZZA ALIMENTARE  e sulla TRACCIABILITA’. Gli attuali OGM, purtroppo, come Lei dimostra di non sapere, non rispondono a nessuna di queste domande.

Ma il suo intervento è farcito di “Mezze Verità”, che fanno molto male alla discussione in atto sull’adozione o meno degli OGM nell'Agricoltura del nostro Paese. Lei scrive:

-         “……40 mila aziende agricole chiudono, sempre ogni anno,   perché non possono utilizzare le innovazioni biotecnologiche da cui trarrebbero sicura competitività sul mercato globale.” Il dato di fondo è vero ....... mediamente in Italia chiudono ogni anno 40.000 aziende agricole ........... ma come può pensare che il lettore sia così sprovveduto da credere a quello che poi sottintende? Lei crede veramente che tutte queste aziende agricole chiudano i battenti perché non possono utilizzare gli OGM? Lei crede veramente che queste 40.000 aziende con gli OGM potrebbero competere sul mercato globale e sopravvivere? Lei crede veramente che gli OGM possano rappresentare una soluzione a tutti i loro problemi? Corbellini, queste aziende chiudono molto semplicemente perchè producono ai costi italiani e vendono ai prezzi globalizzati. E poi, mi consenta, è un’indagine che ha fatto Lei, nel qual caso ci fornisca i dati completi, oppure è una sua opinione? Se è una sua opinione si mette allo stesso livello di quelli che ha veemente criticato nel suo articolo.

-         Nel suo articolo è riuscito anche a scrivere che gli OGM producono le stesse quantità di alimenti riducendo l’uso dei fertilizzanti……..quindi, Corbellini, vanno contro le leggi della Fisica, con particolare riferimento alla prima legge della termodinamica!!! Una cosa straordinaria, da Premio Nobel……..nessuno l’aveva mai scritto, o, quantomeno, io non l’ho mai letto prima. Ci può indicare le fonti?

-         E’ riuscito anche a scrivere che “E’ in vista anche la commercializzazione del grano OGM, al più tardi nel 2020.” Mi compiaccio del fatto che ha la “Sfera di cristallo”, per cui riesce anche a prevedere il futuro. Sappia che il frumento OGM è già stato creato da parecchi anni, ma, in relazione al fatto che sarebbe destinato all’alimentazione umana diretta, persino gli agricoltori dei Paesi dove gli OGM sono coltivati da anni si sono espressi contro la sua introduzionein pieno campo, poiché sanno benissimo che non ne esporterebbero un chicco.

-         Il massimo dell’obiettività, caro Corbellini, lo raggiunge quando a proposito degli agricoltori biologici scrive che “…….per tutelare i nostri  contadini più inoperosi e parassiti (ovvero i coltivatori che fanno Agricoltura Biologica, ndr), ci tocca importare il 70% del grano tenero, il 56% del grano duro, il 20% del mais………. Ma Lei crede veramente a quello che ha scritto?Crede veramente che con gli OGM noi potremmo raggiungere l’autosufficienza alimentare? Crede veramente che gli agricoltori biologici siano inoperosi e parassitari? Ma ha mai visitato un’azienda agricola biologica? Ma si rende conto delle fatiche e dei rischi che deve affrontare un agricoltore biologico, che deve attuare una coltivazione in pieno campo senza utilizzare fitofarmaci di sintesi? Senza utilizzare fitofarmaci sistemici? Senza utilizzare concimi chimici? Un agricoltore che attraverso siepi a piante arboree cerca di mantenere una certa biodiversità. Un agricoltore che sperimenta sulla sua pelle tecniche produttive a basso impatto ambientale, che, se funzionano, vengono adottate anche dall’agricoltura convenzionale (trappole sessuali, confusione sessuale, Bacillus thuringiensis, ecc.)? Lei li chiama "parassiti inoperosi".........io ritengo che la nostra Società dovrebbe dare a questi agricoltori un premio! 

In conclusione, caro prof. Corbellini, alcuni epiteti (veri e propri insulti) contenuti nel suo articolo nei confronti di quelli che non la pensano come Lei sugli OGM:

-         Ottusamente conservatori
-         Pragmaticamente ignoranti
-         Attuano una mediocre filosofia
-         Attuano marketing ingannevole
-         Oscurantisti
-         Analfabeti del diritto
-         Imbroglione francese (Seralini)
-         Contadini inoperosi (biologici)
-         Contadini parassiti (biologici)
-         Inganno semantico (riferito all’alimento biologico)
-         Intelligenza inferiore alla media
-         Disonestà di fondo
-         Raccontano a pagamento menzogne
-         Dementi
-         Avversari ideologici
-         Fesserie demenziali contro gli OGM.

Caro prof. Corbellini, purtroppo gli OGM in agricoltura necessitano 
di un approccio olistico e non superficiale, per slogan, come il Suo. 

E poi, mi consenta, si controlli un attimo.



- hanno scritto di corbellini:


http://www.unita.it/scienza/non-capisco-i-toni-contrastare-gli-ogm-e-un-favore-al-bene-comune-1.582512