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sabato 11 gennaio 2014

DANNI DA COESISTENZA CON OGM, PER UN AGRICOLTORE BIOLOGICO

E’ risaputo che un agricoltore convenzionale spesso decide di passare alle  coltivazioni biologiche, al fine di incrementare il proprio Reddito Netto (da lavoro e da capitale soprattutto). Come è risaputo il Reddito Netto è dato dalla differenza tra Valore delle Vendite, meno Valore dei Costi Espliciti sostenuti. In agricoltura biologica, pur in presenza di prezzi dei prodotti maggiori di quelli dell’agricoltura convenzionale, il valore delle vendite per ettaro è spesso inferiore a quello dell’agricoltura convenzionale, in relazione ad una minor produttività per ettaro. In Agricoltura Biologica, però, il valore del Reddito Netto dell’agricoltore è spesso superiore a quello ottenibile in agricoltura convenzionale, in quanto il ricorso al mercato per i mezzi produttivi è alquanto limitato e sempre più spesso si attua una agricoltura che potremmo definire a “ciclo chiuso”. L’agricoltore biologico ricava reddito dalla sua manodopera, dai suoi capitali monetari e dai suoi capitali fondiari. A quanto ammonta questo suo Reddito Netto? Volendo fare dei conti “superficiali”, ma realistici,  potremmo dire che per una azienda a seminativo il fatturato è dell’ordine di 1.500 euro/ettaro e i “Costi Espliciti” sono dell’ordine di 500 euro/ettaro. Pertanto, l’agricoltore biologico che attua le normali colture a seminativo (per le orticole e le frutticole i valori sono molto diversi e molto più alti),  ha un Reddito Netto dell’ordine di 1.000 euro/ettaro l’anno.
Con la coesistenza con colture OGM cosa potrà accadere? Accadrà che il coltivatore biologico non potrà mai avere la certezza di attenere un prodotto idoneo ad essere etichettato come “biologico”, pertanto, non potrà correre il rischio di coltivare ai costi (più alti) del biologico, per poi vendere ai prezzi (più bassi) del convenzionale o, addirittura, del transgenico. In questa situazione di coesistenza il coltivatore biologico sarà costretto prima o poi ad abbandonare questa attività, per dedicarsi, sempre che il Reddito Netto conseguibile lo consenta, all’agricoltura convenzionale. Se, addirittura, l’agricoltura convenzionale non gli consentirà di ottenere un adeguato Reddito Netto per se e per la sua famiglia, egli dovrà abbandonare l’agricoltura e dedicarsi a qualcos’altro.
A questo punto la domanda che sorge spontanea è “a quanto ammonta il danno monetario subito dall’agricoltore biologico?”.
Per farla molto breve, egli ha subito 2 tipologie di danno economico (poi, volendo, potrebbero esserci altre tipologie di danno, non riconducibili a situazioni economiche, come per esempio il prestigio sociale, la tranquillità, il lavoro proprio, le prospettive di miglioramento economico, ecc.):
-         Danno per le spese di avviamento a suo tempo sostenute, in quanto, come è risaputo negli anni di “conversione” il reddito dell’agricoltura biologica è inferiore al reddito conseguibile dall’agricoltura convenzionale;

-         “Lucro cessante” , in quanto a causa della coesistenza, che determina incertezza produttiva, egli non potrà più continuare nella sua attività di agricoltura biologica.

Il danno economico per le “Spese di avviamento” non è molto elevato, in quanto è limitato a quella differenza di reddito che l’agricoltore biologico ha dovuto subire nei 2 anni di conversione (ha dovuto produrre con i sistemi del biologico, ma ha dovuto vendere ai prezzi del convenzionale). Si possono stimare, più o meno 500 euro/ettaro. A questi vanno aggiunte le spese di riconversione e di certificazione, quantificabili in altri 200 euro/ettaro. Un totale di 1.400 euro/ettaro, che possono anche essere trascurate, in relazione al danno da “lucro cessante”.
Molto maggiore è il valore del “Lucro cessante”, in quanto questo mancato Reddito Netto annuale è ipotizzabile che potesse durare all’infinito ……………….per l’agricoltore, per la sua famiglia, per i suoi figli e per i figli dei suoi figli. La coesistenza con coltivazioni OGM determina l’impossibilità di mandare avanti questa attività. L’Estimo ci insegna che il valore attuale di un reddito infinito è pari alla capitalizzazione, ai saggi attuali (1%), di questo reddito, ovvero è pari a quella cifra che investita al tasso di capitalizzazione è in grado di fornire tutti gli anni un reddito analogo.

In definitiva, il valore attuale di un Reddito Netto medio annuo di 1.000 euro/ettaro sarà pari a 100.000 euro/ettaro, poiché per ottenere 1.000 euro di reddito, al tasso dell’1% occorrono 100.000 euro.


Coesistenza con piante OGM, nel caso in cui un imprenditore biologico debba rinunciare a portare avanti la sua attività e abbandoni l’agricoltura, significa procurargli un danno economico di 100.000 euro/ettaro.