Gli alimenti ottenuti da piante OGM, che molti scienziati
vorrebbero farci mangiare, sono l’ultimo prodotto della globalizzazione dei
mercati. Infatti, con motivazioni fisiocratiche, gli USA cercano in tutti i
modi di esportare prodotti agricoli, ben sapendo che i loro costi di produzione
interni sono decisamente superiori a quelli del mercato globalizzato. Ecco
allora che si sono inventati gli OGM, un prodotto agricolo decisamente
tecnologico, che si "autodifende" dagli attacchi degli insetti (piante che autoproducono una tossina velenosa per gli insetti), oppure necessita
di limitate cure colturali (piante resistenti ai diserbanti), ma che non ha, purtroppo, ancora subito il vaglio
di specifiche ricerche epidemiologiche volte a verificarne gli eventuali
effetti negativi e, perché no, positivi che si potrebbero avere per la salute
umana e per l’ambiente. Senza gli OGM gli USA, in relazione ai loro costi di
produzione, non sarebbero competitivi sul mercato delle materie prime agricole
e non esporterebbero né un granellino di soia, né, tantomeno, un granellino di
mais. Pertanto, per gli agricoltori USA, quella degli OGM rappresenta l'unica strategia in grado di migliorare la loro competitività sul mercato mondiale ....... senza gli OGM non riuscirebbero a competere con altri Paesi che hanno costi dei fattori produttivi più bassi.
Nel nostro paese gli OGM si possono acquistare, per
alimentazione umana diretta o per scopi mangimistici (devono essere etichettati) , ma non si possono
coltivare. È una situazione che potremmo definire “kafkiana”, in quanto taluni
imprenditori che pensano di poter ottenere dall’utilizzazione degli OGM un
beneficio economico, non possono coltivarli e, nello stesso tempo, subiscono la
concorrenza del prodotto proveniente dall’estero ad un prezzo più basso,
(gli OGM hanno un costo di produzione leggermente più basso della pianta
ottenuta da semente convenzionale). Paradossalmente i nostri agricoltori non possono coltivarli, ma
se li ritrovano come concorrenti sul mercato. Avversari che partecipano allo
stesso gioco, ma utilizzano “regole diverse”, a loro più favorevoli.
Nel dibattito relativo alla possibilità di coltivare OGM nel
nostro paese si è inserita anche la neuroscienziata, nonché senatrice a vita,
Elena Cattaneo. Il suo è stato un inserimento a gamba tesa che ha portato solo considerazioni
favorevoli alla coltivazione di questi prodotti e, grazie al suo ruolo, ha
potuto utilizzare mezzi di comunicazione di altissima visibilità, come possono
essere il “Corriere della sera” e “Il Sole 24 ore”. Possibile che gli OGM abbiano solo effetti positivi? Allora quelli che da 20 anni dicono di NO! agli OGM sono proprio così sprovveduti?
Di seguito la cronistoria dei fatti:
- 9 aprile 2014, la neuro scienziata Elena Cattaneo, con lo
storico corbellini, pubblica un articolo su “La Repubblica” dal titolo “Quelle
mistificazioni sugli OGM”. Lo storico corbellini
è sempre lui.
Interessante è l’inizio dell’articolo, segno inequivocabile di una scarsa
considerazione di chi la pensa in modo diverso da loro: “Un filo nero o rosso se qualcuno
preferisce, intrecciato di irrazionalità, fanatismo, emotività, tecnofobia,
antimodernismo, anti-industrialismo, populismo, etc., collega il caso Stamina,
la propaganda politica che ha portato al recepimento restrittivo della legge
sulla sperimentazione animale, le sentenze e le indagini sul presunto ruolo dei
vaccini nell'eziologia dell'autismo e l'azione politica e legislativa contro la
ricerca e la coltivazione di ogm.” Sono sicuramente toni astiosi, ingiuriosi, altezzosi, cattivi,
che non si addicono a persone di scienza, che dovrebbero essere abituate a
“mettersi in discussione” e a comprendere, se possibile, le ragioni degli
altri, che non sono pochi (poco meno dell’80% dei cittadini italiani, secondo
le ultime indagini demoscopiche). Possibile che gli studiosi italiani, e non solo italiani, che sono contrari agli OGM per la nostra agricoltura siano tutti irrazionali, tecnofobici e antimodernisti?
- 9 aprile 2014, nello stesso giorno Roberto Della Seta e
Francesco Ferrante, appartenenti all’area di LEGAMBIENTE, rispondono alla neuro
scienziata con un articolo sull’”HUFFINGTONPOST”, dal titolo “Senatrice
Cattaneo: “che ci azzecca” Stamina con gli OGM?”
- 11 giugno 2014, Elena Cattaneo interviene con una
lettera al direttore pubblicata in prima pagina sul “Corriere della Sera”,
dal titolo “I
pregiudizi sulle colture rallentano l’innovazione”
- 11 giugno 2014, nello stesso giorno l’On. Alfonso Pecoraro
Scanio, già Ministro dell’Agricoltura e Ministro dell’Ambiente, risponde alla
Cattaneo con un articolo dal titolo “L’Italia
deve essere BIO e OGM free”
- 13 giugno 2014, l’On. Fiorello Cortiana di Green
Italia-Verdi Europei, già vicepresidente della Commissione Agricoltura del
Senato, risponde alla Cattaneo con un articolo pubblicato da “EUROPA
Quotidiano”, dal titolo “OGM,
così rispondo a Elena Cattaneo”
- 18 giugno 2014, Elena Cattaneo interviene con un’altra
lettera al Direttore pubblicata sul “Corriere della Sera”, dal titolo “Liberarsi
dai pregiudizi sugli Ogm. L’ecologia è scienza, non ideologia”
- 18 giugno 2014, Legambiente risponde alla
Cattaneo con un intervento dal titolo “La
senatrice Cattaneo torna a difendere gli Ogm. Legambiente: «Ragioniamo sui dati
di fatto»
- 19 giugno 2014, la Cattaneo risponde a Cortiana
con un articolo su “EUROPA Quotidiano” dal titolo “Caro
Cortiana basta allarmi sugli OGM”
- 19 giugno 2014, interviene nel dibattito anche
Roberto D’Agostino con un commento, come al solito, un po’ provocatorio “OGM
for ever! La senatrice a vita Elena Cattaneo lancia la sua crociata personale
pro OGM e scontenta tutti: il PD s’incazza, gli ambientalisti protestano e pure
il Quirinale è infastidito!
- 25 giugno 2014, seconda risposta dell’On. Cortiana alla
Cattaneo, con un articolo su “EUROPA Quotidiano” dal titolo “OGM,
niente terrorismo ma decidere spetta alla politica”
- 26 giugno 2014, seconda risposta della Sen. Cattaneo a
Cortiana, con un articolo su “EUROPA Quotidiano” dal titolo “La
scienza è d’accordo. Meno OGM più pesticidi”
- 4 luglio 2014, scienziati e agricoltori favorevoli alla
coltivazione di OGM dalle pagine de “La Stampa”sostengono la Cattaneo
- 6 luglio 2014, l’intancabile neuro scienziata, nonché
senatrice a vita Elena Cattaneo, interviene ancora dalle pagine de “Il Sole 24
ore” sugli OGM, con un articolo dal titolo “La
caccia alle streghe manda al rogo gli OGM”
- 9 luglio 2014, la Cattaneo dalle pagine de “il Sole 24
ore” con un articolo dal titolo “No
al Medioevo sulla ricerca OGM”;
- 13 luglio 2014, il Ministro dell’Agricoltura Martina dalle
pagine de “Il Sole 24 Ore”, interviene con un articola dal titolo “Italia
oltre il duello pro-contro OGM”
- 19 luglio 2014, la Cattaneo dalle pagine de “Il Sole 24
ore” pone 16 domande al Ministro dell’Agricoltura Martina con un articolo
dal titolo “Le
domande al ministro Martina. Elena Cattaneo chiede di chiarire la situazione
degli OGM in Italia”
- 25 luglio 2014, il Cav. Valentino
Mercati, Presidente di ABOCA, risponde all’articolo della neuro scienziata
Cattaneo
Al di là della polemica “gli OGM fanno male alla
salute umana” o “gli OGM fanno male all’ambiente”, vorrei far notare alla neuro
scienziata Cattaneo che gli OGM applicati al settore agroalimentare sono
qualcosa di diverso da ciò che avviene in un laboratorio di chimica. Gli OGM
richiedono un approccio olistico al problema, che deve spaziare dagli aspetti
scientifici a quelli ambientali, economici, politici, etici, ecc.
Per approfondire le nostre conoscenze sulla neuroscienziata
La neuro scienziata si è battuta anche contro la Legge sulla
sperimentazione animale votata dal Parlamento italiano